poetando-semplicemente blog di Mauri-gestito da Maurizia

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martedì 1 novembre 2011

Per ricordare Vicenza un anno dopo 1* novembre 2011

Martedì, 1 Novembre 2011
TUTTI I SANTI



All'alba del 1* novembre 2010 il BACCHIGLIONE è tracimato allagando il cuore del capoluogo e alcune frazioni.Strade ,piazze a abitazioni sono state invase da un fiume marrone.







Ad un anno di distanza siamo a ricordare quel triste evento che ha allagato Vicenza Caldogno e Dueville.
 Il disastro  si  ripete dopo un anno con l’alluvione delle Cinque Terre, splendida località turistica. Come da calendario puntualmente a fine ottobre primi novembre ultimamente succedono  disgrazie e ci troviamo in un attimo in ginocchio.
Fato o misteri della terra e delle condizione atmosferiche o inegligenza ? ma....

5 terre "monte rosso"

"5 terre" alluvione



Alluvione: un anno fa Veneto ferito; regione rischia ancora

Nei nuovi bacini di laminazione la salvaguardia idrogeologica





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Alluvione: un anno fa Veneto ferito
 Alluvione: un anno fa Veneto ferito; regione rischia ancora  Cio' che oggi e' la Liguria era il Veneto un anno fa, quando l'alluvione dell'autunno 2010 mise in ginocchio la regione, sommergendo le province di Verona, Vicenza, Padova, provocando 3 morti e colpendo mezzo milione di persone. Originata da una serie di concause comprendenti una corrente di scirocco africana, precipitazioni costanti che toccarono medie di 300 millimetri di pioggia, e lo scioglimento delle nevi gia' cadute sulle Preali, la catastrofe si abbatte' su 262 Comuni, per un totale di 426 milioni di euro di danni materiali. Le persone evacuate dalle case funo 3500, 2114 le imprese che subirono danni pesanti; 151mila furono i capi di bestiame annegati.
Oggi il Veneto si e' in gran parte rialzato, grazie al lavoro congiunto di istituzioni, forze dell'ordine, volontari della protezione civile; ma soprattutto si e' affidato ad un piano che dovrebbe portare negli anni alla sistemazione idrogeologica definitiva del territorio. Non sara' un futuro molto lontano - si parla per gli interventi piu' determinanti di alcuni anni - ma sempre di domani si tratta. Se il Veneto venisse investito ancora da un'ondata d'acqua come quella del 2010, la catastrofe non registrerebbe i numeri cosi' pesanti, ma non ne uscirebbe indenne. Perche', hanno spiegato il Commissario delegato all'emergenza Perla Stancari (che dal 16 agosto ha preso il ruolo che fu per primo del governatore Luca Zaia) e l'assessore regionale all'Ambiente Maurizio Conte, centinaia di lavori per la sistemazione idraulica del territorio sono gia' stati fatti. Tuttavia ''la situazione rimane delicata, perche' non esiste il rischio zero''. La chiave di volta per evitare che il Veneto finisca sott'acqua sono i ''bacini di laminazione'': migliaia di ettari di pianura pronti a trasformarsi in laghi naturali per evitare il carico eccessivo d'acqua nei fiumi che attraversano i centri abitati. Tre sono i bacini gia' avviati, con copertura finanziaria garantita dal decreto 'Mille Proroghe': quello di Caldogno (costo 41,5 mln di euro) dedicato al Timonchio, l'affluente del Bacchiglione, quello di Trissino e Arzignano (44,6mln) valvola di sfogo per il fiume Agno-Gua', e quello di Riese Pio X (13,8mln) destinato al Lastego-Muson. Se non vi saranno ostacoli, queste ''piscine'' saranno pronte entro 3-4 anni. Piu' lunghi i tempi per altri 9 bacini, in fase di progettazione, distribuiti tra le province di Vicenza Verona e Padova. Complessivamente bacini e invasi potranno trattenere a monte 135 milioni di metri cubi d'acqua. In attesa di questi grandi salvagente, dal Genio Civile oggi forniscono statistiche confortanti: delle 277 opere ''di somma urgenza'' nelle province colpite, 202 sono gia' concluse, 40 sono in corso, 35 sono da avviare.
''E' doveroso ricordare - osserva il presidente del Veneto, Luca Zaia - che si e' operato in condizioni al limite dell'impossibile. Devo ringraziare le aziende e gli operai che hanno lavorato negli alvei dei fiumi e dei torrenti, sotto la pioggia, nel fango fino alle ginocchia,per dare una risposta immediata e a tratti 'epica' a chi si attendeva risultati immediati''.






Scritto  da  Maurizia

1 commento:

  1. francesca (franci)02 novembre, 2011 20:45

    Oh Maurizia come mi ricordo l'alluvione di un anno fa a Vicenza. Sono venuta nei giorni successivi e ho visto quel disastro, mi sono venute le lacrime agli occhi, soprattutto per Nadia e la sua famiglia. Adesso è toccato alla Liguria, alle Cinque Terre che io amo tantissimo perchè sono il mio riferimento di mare, passeggiate e lunghe meditazioni sulle spiaggette deserte d'inverno. Spero che la natura si calmi e perdoni l'immane stupidità e cattiveria dell'uomo senza chiedere altri tributi di vite umane.
    Ciao Mauri, un abbraccio.

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