Ecco un esempio di altruismo e di amore per aiutare il prossimo…
Ina, 10 mila abiti per l'Africa
PERSONAGGIO. Ha iniziato a cucire a 11 anni, ora ne ha 87 e da 15 realizza i modelli con i resti della stoffa da camicia
Giustina confeziona gratuitamente vestitini che poi vanno alle missioni
Giustina confeziona gratuitamente vestitini che poi vanno alle missioni
Mani d'oro e cuore grande. In quindici anni, da quando è andata in pensione, Giustina ha confezionato gratuitamente più di diecimila vestitini per i bambini del Terzo mondo; gli ultimi 300 sono in viaggio proprio in questo periodo verso il Perù, nel container che è stato spedito dal Gruppo missionario di Mirabella a suor Giulia.
Giustina, 87 anni a giugno, ha iniziato ad usare ago e filo quando ne aveva appena undici e da allora ha sempre fatto la sarta; un lavoro svolto con grande passione e che le ha dato tante soddisfazioni. Nel1995 ha deciso di smettere e di andare in pensione, ma solo per modo di dire: la sua vecchia e fedele "Necchi" ha continuato a cucire, non più cappotti, gonne, pantaloni e abiti da donna che per tutta la vita Giustina ha confezionato con abilità, ma tanti splendidi vestitini colorati realizzati con cura e buon gusto.
Aiutata dal marito Beppino, addetto alla manutenzione e alla riparazione della macchina da cucire e spesso incaricato anche della stiratura delle centinaia e centinaia di vestitini, ne ha prodotti in "quantità industriale", rifornendo di volta in volta religiosi e laici impegnati in terra di missione che nel frattempo sono venuti a conoscenza della sua bravura e generosità.
Alcuni sono del paese, come suor Marivana Maddalena che opera a Rio Branco, in Brasile, o nonna Amelia da tanti anni impegnata nel centro di accoglienza per minori di Muhura, in Rwanda; altri invece sono originari della zona. Le belle storie fanno presto a passare di bocca in bocca, e così i suoi vestitini colorati, un po' alla volta sono finiti nelle missioni di mezzo mondo, soprattutto in America Latina e in Africa.
Per prelevare il prezioso carico passano periodicamente da casa sua anche i volontari di alcuni gruppi missionari del Vicentino; come quello di Altavilla che ha appena inviato un container in Eritrea e addirittura quello di Bolzano che ha invece venduto i vestitini al mercatino della parrocchia inviando poi il ricavato a una missione del Madagascar.
Ina, così com'è conosciuta in paese, ha cominciato questa attività benefica aiutando un'anziana signora del paese che collaborava con il Gruppo missionario di S. Vito; poi si è sempre più appassionata a questa forma di volontariato è si è "messa in proprio". Da allora non ha più smesso, e per lei questa attività è diventata ragione di vita, impegno e stimolo quotidiani che l'hanno anche aiutata a superare i brutti momenti. “B.C.”
“Dal giornale di Vicenza”
Giustina, 87 anni a giugno, ha iniziato ad usare ago e filo quando ne aveva appena undici e da allora ha sempre fatto la sarta; un lavoro svolto con grande passione e che le ha dato tante soddisfazioni. Nel
Aiutata dal marito Beppino, addetto alla manutenzione e alla riparazione della macchina da cucire e spesso incaricato anche della stiratura delle centinaia e centinaia di vestitini, ne ha prodotti in "quantità industriale", rifornendo di volta in volta religiosi e laici impegnati in terra di missione che nel frattempo sono venuti a conoscenza della sua bravura e generosità.
Alcuni sono del paese, come suor Marivana Maddalena che opera a Rio Branco, in Brasile, o nonna Amelia da tanti anni impegnata nel centro di accoglienza per minori di Muhura, in Rwanda; altri invece sono originari della zona. Le belle storie fanno presto a passare di bocca in bocca, e così i suoi vestitini colorati, un po' alla volta sono finiti nelle missioni di mezzo mondo, soprattutto in America Latina e in Africa.
Per prelevare il prezioso carico passano periodicamente da casa sua anche i volontari di alcuni gruppi missionari del Vicentino; come quello di Altavilla che ha appena inviato un container in Eritrea e addirittura quello di Bolzano che ha invece venduto i vestitini al mercatino della parrocchia inviando poi il ricavato a una missione del Madagascar.
Ina, così com'è conosciuta in paese, ha cominciato questa attività benefica aiutando un'anziana signora del paese che collaborava con il Gruppo missionario di S. Vito; poi si è sempre più appassionata a questa forma di volontariato è si è "messa in proprio". Da allora non ha più smesso, e per lei questa attività è diventata ragione di vita, impegno e stimolo quotidiani che l'hanno anche aiutata a superare i brutti momenti. “B.C.”
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