poetando-semplicemente blog di Mauri-gestito da Maurizia

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Gestito da Maurizia-creato il 21 marzo 2011-buona visione

mercoledì 31 agosto 2011

Poesia e musica "Vacanze Romane" di Maurizia


Vacanze Romane



 


Un piacevole viaggio in auto con amiche
La musica del mitico Vasco come sottofondo alle nostre risate
L’autostrada passa veloce,panorami sullo sfondo
Noi con la digitale in mano a cogliere ogni scatto e …viaaaa
Roma aspettaci!! Arriviamoo!!
Giunti a destinazione un nostro amico ci viene incontro.
Fatto la sua conoscenza ,persona piacevole disponibilissima e soprattutto simpatica.
Cominciamo il nostro tour.
Ci porta visitare Roma di notte.
Ceniamo in un ristorantino molto bello accogliente e caratteristico.
Devo dire che la Roma che ho visto è una Roma che non conoscevo
Da cicerone esperto ci mostra palazzi e monumenti famosi che non sto a elencare
Ci porta sul Pincio,una passeggiata al chiaro di luna molto piacevole
Con una leggera brezza che ci fa dimenticare la stanchezza del viaggio.
L’indomani incontriamo altri amici e
dopo abbracci e saluti ci incamminiamo per il lago di Albano ai piedi di Castel Gandolfo
poi ci rechiamo ai castelli per un aperitivo e poi il pranzo.
Raggiungiamo Frascati e li ci aspetta un agriturismo dove si pranza divinamente.
Ho l’onore di poter assaggiare uno squisito dolce “babà” con spumante tipico piemontese
offerto da amiche.
All’esterno un recinto con caprette, maiali e mufloni per farci ricordare la campagna.
Una visita alla Abbazia di S. Nilo…
Un caffè al bar degli specchi,(locale molto originale) e poi i saluti per alcuni di loro.
La nostra “guida” favolosa ,la sera ci porta per Roma nottambula
Una lunga passeggiata a piedi sul lungo Tevere “Fontana di Trevi,” “Piazza Navona”
E le stupende viuzze del centro che solo un romano ci può far visitare.
Stanche ma felici facciamo ritorno in hotel.
Il mattino seguente ci riserviamo un po’ di tempo per un saluto al mitico “Albertone”
 E poi ci prepariamo per il ritorno.
Incontrare questo amico è stata una cosa bellissima
Mi sento di ringraziare le mie amiche per avermi convinta ad unirmi a loro e
 ringrazio anche lui per il piacevole soggiorno che ci ha fatto trascorrere.
Grazie Giuli ,grazie Roma e ….arrivederci ,spero….
Ciaoo!!

ed ora il video :






Scritto da Maurizia

Mercoledì, 31 Agosto 2011 S. ARISTIDE MARTIRE



Proverbio del giorno:
Poco mosto, vil d'agosto.
 



Aforisma del giorno:
Se avete vissuto un giorno, avete visto tutto. (M. de Montaigne



Scritto da Maurizia

venerdì 26 agosto 2011

Venerdì 26 agosto. S. Alessandro.Buon fine settimana...a presto!!

Proverbio del giorno:
La prim'acqua d'agosto rinfresca il bosco.






Aforisma del giorno: Prepàrati il discorso, così sarai ascoltato; concatena il tuo sapere e poi rispondi. (Siracide)




Arrivoooo!!!!!!


Scritto da Maurizia

giovedì 25 agosto 2011

Poesia e pensieri.."I miei amci"di Maurizia


I MIEI AMICI


 


Un viaggio in auto
Il sole che riflette sul cruscotto,
l’asfalto lucido
e l’auto corre veloce sulla strada.
Fra poco ci incontriamo.
Salgo le scale, un trim di campanello,
ed ecco
i miei amici sono lì,
sono lì ad aspettarmi.
Un brindisi insieme,
una chiacchierata,quattro risate
ed il pomeriggio,di solito vuoto e noioso,
diventa splendido.
Sono simpatici e socievoli,
si gioisce della bella compagnia.
Una passeggiata in mezzo al verde,
l’aria fresca, il sole caldo
l’erbetta verde,una panchina in mezzo al parco
e le nostre voci, le nostre risate
si diffondono gioiose nell’aria
in quel clima felice e sereno.
Tutti i pensieri e malinconie
che ci accompagnano
Si dissolvono come un batter d’ali.
E’ bello guardarsi negli occhi,
scambiarci sorrisi amichevoli
Finché,a malincuore,
giunge la sera a riportarci alla realtà.
Si riprende il viaggio di ritorno.
Si giunge a casa .
A casa sì!,ma con un bagaglio
Di serenità e contentezza.
Contentezza per aver conosciuto i miei amici.


Autore ;      aurizia 22/05/2010






Giovedì, 25 Agosto 2011 S Ludovico


Proverbio del giorno:
Alla prim'acqua d'agosto il caldo s'è riposto.





Aforisma del giorno:
Gli uomini mutano sentimenti e comportamenti con la stessa rapidità con cui si modificano i loro interessi. (Arthur Schopenhauer)


 


Scritto da Maurizia

mercoledì 24 agosto 2011

Girando frà contrà...

Castello di Arzignano e la sua storia
La rocca  
 

Si trova sul colle di Santa Maria che divide le valli dell'Agno e del Chiampo a dominare la vasta conca dell'Agno-Chiampo sulla quale si affacciano anche i castelli di Montebello e Montecchio, ancora visibili, e il distrutto castello di San Matteo di Arzignano. Oltre la fascia di pianura, sopra un risalto dei monti Berici, vi è la Rocca dei Vescovi a Brendola.
Quelli che ora possiamo vedere sono i ruderi, parzialmente restaurati, del borgo medioevale e delle costruzioni scaligere XIV secolo, ma la storia architettonica del complesso è sicuramente molto complessa e per molti aspetti non chiara. La stessa tipologia costruttiva non è del tutto coerente con i tipici schemi costruttivi adottati dai progettisti e maestranze al servizio degli scaligeri.

Castello di Arzignano Già in epoca alto medioevale esisteva sul colle la Pieve di Santa Maria, plausibile quindi una fortificazione precedente alla scaligera. Il feudo era tenuto dai Conti di Arzignano, un ramo della potente famiglia dei Maltraversi.
Nel 1312 Cangrande della Scala ottenne da Enrico VII il vicariato imperiale su Vicenza, sottraendola ai Carraresi, tenuto dagli Scaligeri fino al 1404 quando subentrarono i Visconti. E' noto che la sudditanza a Verona non fu ben accetta dai vicentini e probabilmente il burrascoso clima di incertezza e tensioni militari portò alla sanguinosa rivolta della valle del 1336, capeggiata dal conte Giacomino (detto Jacopuccio) signore di Arzignano, con epicentro a Montecchio Maggiore.
L'intervento di Mastino II della Scala fu durissimo, ma nel 1339 fu costretto a perdonare i ribelli decidendo di rinforzare o costruire castelli nel turbolento settore ad ovest di Vicenza. La data incisa sulla pietra della porta Calavena è 1370, ma non è provata la costruzione in quel periodo del borgo fortificato e della rocca di Arzignano ad opera di Cansignorio II, oppure se vi fossero in corso lavori di ristrutturazione o restauro di manufatti forse precedenti al periodo scaligero.

Di quell'epoca pure la riorganizzazione politico-militare del territorio in Capitaniati, successivamente trasformati nelle circoscrizioni civili-religiose dette Vicariati. Al vicariato di Arzignano appartennero i centri di Chiampo, Altissimo, Durlo, Crespadoro, Nogarole, San Pietro Mussolino e San Giovanni Ilarione.

Nel 1387 gli Scaligeri capitolano stretti dalle armi di Giangaleazzo Visconti da una parte e di Francesco Carrara, signore dei Padova, dall'altra. I Visconti, insediatisi in questa zona e preferiti ai Carraresi, intrapresero una vasta opera di revisione delle fortezze, tuttavia sembra che sulla fortezza di Arzignano si siano limitati a concludere i lavori correnti.
Nonostante la magnanimità del padrone milanese, quello fu un periodo difficilissimo a causa di pestilenze, alluvioni ed una malattia che distrusse quasi tutte le culture agricole con relative terribili carestie.

L'improvvisa morte, nel 1402, di Giangaleazzo Visconti mutò drasticamente gli equilibri politici veneti. Sterminati i Carraresi la Serenissima creò lo 'Stato da Tera' e nel 1404/5 gran parte del territorio veneto si 'donò' alla Repubblica.

Castello di Arzignano Ad Arzignano subentrò il Vicario veneziano ed il castello ne divenne la dimora ufficiale fino alla caduta della Serenissima nel 1797.
Un primo adeguamento alle nuove funzioni civiche avvenne nel 1411, ma gli anni turbolenti e guerreggiati non erano ancora terminati.
Nel 1413 vi fu il memorabile assedio delle truppe imperiali di Sigismondo d'Ungheria guidate da Filippo Scolari detto "Pippo Spano", che con audaci operazioni militari seminò disastri in terra Veneta mirando alla conquista di Verona. Successivamente intervennero i Visconti desiderosi di reimpadronirsi almeno del Veneto occidentale, approffittando delle difficoltà veneziane. Al soldo visconteo, Niccolò Piccinino marcia (1438) verso Vicenza e dispone le truppe sulla linea segnata dai castelli di Lonigo, Brendola, Montecchio ed Arzignano. I castelli vennero furiosamente assaltati e saccheggiati.

Scacciati definitivamente i Visconti, il castello venne prontamente restaurato (1444) ed ancor più adattato a sede politico-amministrativa veneziana.
Le mura del borgo tuttavia conservarono importanza militare, Arzignano divenne 'retrovia' nelle guerre di confine (1487) contro gli imperiali Austriaci, con la conquista di Roveredo di Trento (Rovereto) e l'assestamento dei confini sui passi alpini e sugli altipiani.

E' la volta della guerra difensiva (1509-1516) contro gli Imperiali e la Lega di Cambrai. Il territorio dell'Agno-Chiampo venne pesantemente razziato e la rocca di Arzignano, abbandonata dalle truppe venziane (come tutti i castelli vicentini) che concentrarono la difesa su Padova e Treviso, devastata e data alle fiamme (1510).

Passata la bufera, nella seconda metà del cinquecento il manufatto fu restaurato secondo le esigenze rinascimentali e la rocca trasfomata in palazzo signorile, con apertura di finestre e sovraedificazione di logge adatte ad un uso civico.

Castello di Arzignano Nella stupenda mappa del 1618 di Girolamo Roccatagliata, il complesso fortificato appare in tutto il suo splendore. Una cortina muraria di 650 metri con dieci torri e due porte: porta Cisalpina verso Villa del Piano (Arzignano) e porta Calavena verso la vallata dell'Agno. Risultano evidenti il Mastio, probabilmente nuovamente restaurato ed ampliato in quel periodo, e l'antica chiesa di Santa Maria, poi ricostruita nel 1836 nelle forme attuali.

Interessanti poi gli episodi del 1655 quando vi fu una locale rivolta (dei Pauperes) contro i benestanti locali e l'amministrazione veneziana e l'episodio 'campanilistico' del 1794 degli abitanti 'del Piano' (Arzignano) che rivendicavano l'autonomia ecclesiastica dalla Pieve 'del Monte' (Castello).
La rocca, in entrambi gli episodi nei quali si giunse a nostrare i muscoli e le armi, ebbe ruolo scenografico di primo piano.

Infine la decadenza e l'abbandono ottocentesco, nell'indifferenza ai nuovi padroni francesi, austriaci ed italiani, susseguitesi dalla caduta della Serenissima.
Unico punto fermo la nuova chiesa parrocchiale ed i suoi pastori che utilizzarono la rocca come casa canonica.

L'ultimo intervento di restauro, con parziale riedificazione della porta Calavena, è stato eseguito nel 2000.


scorcio panoramico



castello innevato
Scritto da Maurizia

Mercoledì 24 agosto S.Rosa, Rosetta, Rosella, Benito

La frase del giorno

Meglio un magro accordo che una grassa sentenza







Scritto da Maurizia

martedì 23 agosto 2011

Mangiando con gusto...

Tonno bianco con rucola e gamberetti



Ingredienti : 200g di gamberetti (anche surgelati)
1 scatola di Tonno Bianco da 200 g
100g di Rucola
Pepe nero in grani
Olio e limone
Preparazione : Portate a ebollizione dell'acqua salata con alcuni grani di pepe nero intero e lessatevi i gamberetti per qualche minuto. Tagliate grossolanamente la rucola e mettetevi sopra il tonno spezzettato. Scolate i gamberetti, sgusciateli e uniteli, tiepidi, alla rucola e al tonno. In una ciotolina sciogliete il sale con il succo di mezzo limone, diluite con olio e con il composto ottenuto condite i gamberetti, il tonno e la rucola. -


da Web

servire e ...buon appetito 



Scritto da Maurizia

Martedì, 23 Agosto 2011 S.Rosa da Lima


Proverbio del giorno:
Poco vino vendi al tino; assai mosto serba a agosto.
 
 
 
Aforisma del giorno:
Non possiamo essere tutti frati, e molte sono le vie per le quali Dio conduce i suoi prescelti al paradiso. (Miguel de Cervantes y Saavedra)





Scritto da Maurizia


lunedì 22 agosto 2011

Poesia e pensieri.."Quando nasce un amore"di Maurizia







Quando nasce un amore
Non te ne rendi conto.
Incontri lui,
uno sguardo
un timido sorriso e
senza accorgertene lo pensi sempre,
sei attratta da quel viso
da prima sconosciuto
pian,piano famigliare.
Senza accorgertene
I tuoi occhi cercano i suoi
E quando,
di sfuggita si incrociarono
senti una gioia dentro
una felicità ti prende
e sale dentro di te illuminandoti il viso.
Quando nasce un amore,
è come una rosa che sboccia
con la sua bellezza e il suo profumo.
E tu la cogli,
senti la sua fragranza
accarezzi i suoi petali vellutati
la tieni con cura e amore perché non appassisca.
Quando nasce un amore
E’ come una sorgente di acqua fresca che ti disseta.
E’ come una cascata impetuosa che ti travolge.
Quando nasce un amore
Ti cambia la vita.
Non lo sai ancora
Ma la vita è cambiata,
è cambiata per il tuo lui.

Autore   aurizia


Lunedì, 22 Agosto 2011 S. Maria Regina


Proverbio del giorno:
Chi vuole aver del mosto, zappi le viti d'agosto. 
 
 
 
 
Aforisma del giorno:
Necessità abbassa nobiltà. (G. Verga)


Scritto da Maurizia

sabato 20 agosto 2011

Sabato, 20 Agosto 2011 S. Bernardo Abate



Proverbio del giorno:
Chi non ha pane lavorato, agosto diventa maggio.  

 


 Aforisma del giorno:
La decisione cristiana di trovare il mondo brutto e cattivo, ha reso brutto e cattivo il mondo (Friedrich W. Nietzsche)





Without you - "By me"



Scritto da Maurizia

venerdì 19 agosto 2011

Girando frà contrà...

La storia della ninfa Dafne


Nel testo di Ovidio, Apollo si era vantato di saper usare come nessun altro l'arco e le frecce, per la sua presunzione Cupido lo punisce colpendolo e facendolo innamorare della bella ninfa Dafne, la quale però aveva consacrato la sua vita a Diana e alla caccia.
L'amore di Apollo è irrefrenabile, Dafne chiede aiuto al padre Penéo, dio dei fiumi, il quale per impedire ai due di congiungersi la trasforma in un albero, il lauro, che da quel momento diventerà sacro per Apollo, questo è in breve l'episodio che Bernini rappresenta fedelmente proprio nel momento della trasformazione della ninfa in pianta.
La scena è spettacolare e terribile al tempo stesso. Rincorsa da Apollo Dafne si protende in avanti, la sua metamorfosi si compie ed è visibile nelle mani che prendono la forma di rami e di foglie, i capelli e le gambe si trasformano in tronco e i piedi in radici; Apollo la guarda incredulo, ma trattandosi di un Dio Apollineo rimane impassibile, invece lo sguardo della Ninfa è al contempo sbigottito e pieno di terrore.


La Dafne stupenda fontana situata al centro di Arzignano



Arignano una cittadina di 25.713 abitanti  


"la notte bianca"


scorcio del duomo
scorcio del duomo di Arzignano



Pattinando sul ghiaccio



Il  Grifo "simbolo di Arzignano" 
 



Panorama del centro



Scritto da Maurizia




Venerdì, 19 Agosto 2011 S. Lidovico


Proverbio del giorno:
Agosto riempie la cucina e settembre la cantina.
 
 
 
 
Aforisma del giorno:
Gli eserciti che restano all'interno delle proprie fortificazioni sono finiti. (Napoleone Bonaparte)



Scritto da Maurizia


giovedì 18 agosto 2011

Poesia e pensieri.."Mamma.."di Maurizia



MAMMA
 



Dolce immagine femminile,
figura serena con il sorriso sulle labbra
occhi comprensivi,rassicuranti
con i tuoi gesti garbati,
la tua voce gentile ,sicura
ma imponente all’occorrenza.
Mamma ,
sei la prima parola
che pronuncia un bimbo quando è piccolo.
Mamma ,
sei un orizzonte su cui contare
Mamma ,
sei un rifugio dove riparasi .
Mamma ,
sei la meta dove arrivare.
Quando ho paura
Mi prendi nel tuo letto
Mi racconti le favole.
Ed io mi addormento serena
Facendo sogni bellissimi.
Nelle giornate di temporale,
io tutta impaurita,mi rifugio a te
e tu mamma ,
con la tua dolcezza,il tuo modo di fare
mi tranquillizzi,la paura svanisce.
Mamma ,
vigile ad ogni mio comportamento
sempre pronta a correggermi in ogni mio errore
Mamma ,
tu mi insegni a vivere ,a crescere
Mamma ,
mi hai dato la luce
e tu per me,sei la mia luce.


   Autore :   aurizia

Giovedì, 18 Agosto 2011 S. Elena



Proverbio del giorno:
Val più la pratica che la grammatica  
 
 
 
 
Aforisma del giorno:
Cosa da stolti è origliare alla porta: e l'uomo prudente non sopporterà simile infamia (Salomone)

 



Scritto da Maurizia

 

mercoledì 17 agosto 2011

Mercoledì, 17 Agosto 2011 S. Giaginto

Passata la febbre di ferragosto....ritorno fra voi,buon giorno!!!


Proverbio del giorno:
Ogni uccello, d'agosto è beccafico.
 
 


Aforisma del giorno:
Tutto ciò che è cosciente va soggetto a un processo di erosione, mentre ciò che è inconscio è relativamente immutabile. (S. Freud)


"sapore di sale" gino paoli



Scritto da Maurizia